
Con piacere vi propongo la testimonianza di Carmelo Vaccaro. Siciliano d'origine, lascia l'Italia per la Svizzera nel 1980, spinto dalla voglia di fare nuove esperienze e confrontarsi con culture diverse. Professionista affermato e poliedrico, Consigliere del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all'Estero), membro del Com.It.Es. (Comitato degli Italiani all'Estero), direttore della testata giornalistica “La Notizia di Ginevra”, è anche scrittore e poeta. In questa intervista ci parla della sua vita a Ginevra e del suo impegno a servizio della comunità degli italiani all'estero.
Ci parli un po' di lei: da dove viene e quando ha lasciato l'Italia?
Sono originario della Sicilia, precisamente di Palagonia, un paese in provincia di Catania. Ho deciso di lasciare l'Italia nel 1980, spinto non solo dal desiderio di trovare lavoro, ma anche dalla voglia di scoprire nuovi orizzonti. A vent'anni avevo una curiosità insaziabile e sentivo la necessità di vedere cosa ci fosse al di fuori della mia terra d'origine, di conoscere altre culture e vivere nuove esperienze che mi arricchissero a livello personale.
Quando sono arrivato a Ginevra, in Svizzera, mi sono trovato in una realtà molto diversa da quella a cui ero abituato. Nonostante le opportunità di lavoro non fossero particolarmente promettenti, sono rimasto affascinato dall'importanza che veniva data all'educazione civica e al rispetto per il prossimo. Questo senso di ordine e civiltà ha reso l'ambiente piacevole e gratificante, al di là degli aspetti lavorativi. È stato un cambiamento positivo che mi ha fatto sentire in sintonia con quel nuovo modo di vivere, anche se distante dal mio paese natale.
Da dove nasce la decisione di trasferirsi in Svizzera? In che città vive e in base a quali criteri l'ha scelta?
La decisione di trasferirmi in Svizzera è nata principalmente dalla volontà di stabilirmi in un Paese che offrisse stabilità, sia economica che sociale, e che allo stesso tempo mi permettesse di vivere in un ambiente organizzato e civile. Attualmente continuo a risiedere a Ginevra con la mia famiglia.
Ho scelto questa città per la sua qualità della vita, l'efficienza dei servizi e la sua vicinanza all'Italia, che mi permette di mantenere un forte legame con le mie radici.
Di cosa si occupa attualmente?
Tra incontri istituzionali ed eventi socio-culturali, le mie giornate sono molto intense e appassionanti, variando a seconda delle esigenze dei diversi ruoli che ricopro. Principalmente, come Coordinatore della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG -saig-ginevra.ch), mi impegno nell'organizzazione di eventi socio-culturali. Inoltre, dirigo la testata giornalistica “La Notizia di Ginevra” (la-notizia.ch), che mi occupa costantemente nella redazione di articoli. In aggiunta, sono stato eletto presidente dell'UNDIS (Unione Nazionale Decorati Italiani in Svizzera - undis.ch), membro del Com.It.Es. (Comitato degli Italiani all'Estero - ) e consigliere al Consiglio Generale degli Italiani all'Estero ().
Cerco di organizzare al meglio le mie giornate per riuscire a portare avanti tutti questi impegni e, se mi rimane un po' di tempo, lo dedico alla scrittura di pensieri, poesie e qualche canzone.
Può darci delle indicazioni, in base alla sua esperienza, sul costo della vita in Svizzera?
Il costo della vita in Svizzera è noto per essere piuttosto alto rispetto a molti altri Paesi europei. L'alloggio rappresenta una delle spese più significative, soprattutto nelle città principali. Anche i generi alimentari e le bollette sono piuttosto costosi, ma c'è una grande attenzione alla qualità dei prodotti e dei servizi offerti. I trasporti pubblici, pur essendo ben organizzati ed efficienti, hanno un costo superiore alla media europea, ma garantiscono puntualità e una copertura capillare del territorio.
Come giudica il livello dei servizi al cittadino nella sua città di espatrio?
Ineccepibili! I servizi al cittadino in Svizzera sono di altissimo livello. Il sistema sanitario è eccellente, anche se basato su assicurazioni private, e la burocrazia è generalmente snella e ben organizzata. C'è un grande rispetto per le istituzioni e per il benessere della comunità, e questo si riflette in una gestione trasparente ed efficiente dei servizi pubblici. La qualità della vita è sicuramente uno degli aspetti più positivi di vivere qui.
Ci sono buone opportunità di lavoro per gli italiani, nella zona in cui vive?
Le opportunità di lavoro per gli italiani ci sono, soprattutto nei settori come l'ingegneria, la finanza, il settore sanitario e l'informatica. Tuttavia, per integrarsi nel mondo del lavoro svizzero è essenziale avere una buona conoscenza del tedesco, del francese o dell'inglese, a seconda della regione. Le qualifiche professionali italiane vengono generalmente riconosciute, ma in alcuni settori possono essere richieste ulteriori certificazioni o l'adeguamento agli standard locali.
Come membro del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all'Estero), ci spiega quali sono le finalità di questo organismo?
Il CGIE è un organismo consultivo del governo italiano che ha il compito di rappresentare gli interessi degli italiani residenti all'estero. Le sue finalità principali sono promuovere il benessere e l'integrazione delle comunità italiane all'estero, tutelare i loro diritti e fornire un canale di comunicazione tra queste comunità e le istituzioni italiane. Il nostro lavoro è volto a migliorare i servizi per gli italiani all'estero e a mantenere vivo il legame con l'Italia, sia a livello culturale che economico.
Siamo 43 eletti in tutto il mondo, maggiormente dai Com.It.Es., e 20 Consiglieri di nomina governativa. I 43 eletti rappresentano più di 7 milioni di italiani iscritti all'AIRE. Ogni Consigliere ha il dovere di incontrare gli italiani ovunque essi si trovino, qualora lo desiderano, al fine di fargli sentire la vicinanza delle istituzioni elette. Attualmente, la III Commissione, di cui mi pregio di far parte, sta lavorando alla revisione della legge istitutiva, proponendo cambiamenti radicali. Tra questi, il passaggio da organo consultivo a organo rappresentativo, in modo da diventare un interlocutore credibile del Governo italiano e delle autorità dei Paesi di residenza degli italiani nel mondo.
Immagino che ci siano aspetti della vita in Svizzera, sia positivi che negativi, che ha scoperto solo vivendoci. Quali sono?
Tra gli aspetti positivi c'è sicuramente la qualità della vita, l'organizzazione impeccabile e il grande senso di rispetto per le regole e per il prossimo. Il sistema sanitario e l'efficienza dei trasporti pubblici sono tra i migliori in Europa.
Tra i lati meno piacevoli, invece, c'è il costo della vita, che può risultare piuttosto elevato, soprattutto per chi arriva da Paesi con un costo più basso. Tuttavia, questo aspetto è in parte compensato da stipendi proporzionati alle spese.
Inoltre, a volte può essere difficile integrarsi completamente in una società così strutturata e riservata, specialmente per chi proviene da una cultura più aperta e calorosa come quella italiana.
Desidero cogliere questa occasione per ringraziarvi per l'opportunità che mi è stata offerta di incontrarvi e farmi conoscere meglio, anche attraverso questa intervista. Mi auspico di essere all'altezza delle vostre aspettative.