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Come gestire al meglio studio e lavoro mentre sei studente

jeune etudiante au travail
drazenphoto / Envato Elements
Scritto daAsaël Häzaqil 02 Luglio 2025

Come milioni di giovani del posto, anche tanti studenti stranieri lavorano per potersi mantenere agli studi. Se da un lato il lavoro offre l'opportunità di conoscere meglio la cultura locale e di entrare in contatto con la vita quotidiana del Paese ospitante, dall'altro la necessità economica resta spesso la motivazione principale. Ma come fare per conciliare al meglio studio e lavoro? E quali limiti conviene porsi per vivere in pieno l'esperienza all'estero?

Limiti imposti dagli Stati agli studenti internazionali

Quando si parla di “limiti”, il pensiero va subito a quelli stabiliti dai governi. In Canada, ad esempio, gli studenti internazionali possono lavorare fino a 20 ore settimanali fuori dal campus e a tempo pieno solo durante le vacanze. Negli Stati Uniti e in Germania vale lo stesso limite di 20 ore, ma solo per lavori all'interno del campus, con la possibilità di lavorare a tempo pieno nei periodi di pausa. In Francia, invece, gli studenti extra UE possono lavorare fino a 694 ore all'anno.

Ogni Paese disciplina in modo rigoroso il lavoro degli studenti, perché lo scopo principale del visto per studio resta l'istruzione, non il lavoro. Superare i limiti stabiliti può portare alla revoca del visto o al mancato rinnovo.

La maggior parte degli studenti internazionali conosce bene queste regole. Molti preferirebbero addirittura non lavorare affatto, per concentrarsi completamente sugli studi, oppure fare solo qualche lavoretto per entrare in contatto con il mondo del lavoro. Le ricerche dimostrano che troppe ore di lavoro possono influire negativamente sul rendimento accademico, e spesso gli studenti stessi ne sono consapevoli.

In un periodo di incertezza economica, però, guadagnare e risparmiare è diventato fondamentale per poter proseguire gli studi. Questa pressione economica rischia di rompere l'equilibrio tra studio e lavoro. Come possono allora gli studenti trovare il giusto compromesso?

Lavorare durante gli studi: come organizzarsi

Molti studenti internazionali iniziano a lavorare senza considerare davvero gli impegni universitari, convinti di poter gestire tutto, soprattutto se lavorano solo nei weekend. La chiave, però, è organizzare in primis gli studi ossia pianificare le ore di lezione, lo studio, gli esami… e il riposo.

Gli studenti non sono macchine. Riposare non è un lusso, ma una parte fondamentale della giornata. È importante anche dedicare del tempo alle attività che arricchiscono l'esperienza all'estero, come fare sport o partecipare alla vita universitaria. Solo dopo aver pianificato lezioni e studio, diventa più semplice capire quanto tempo si ha realmente a disposizione. Quali fasce orarie si possono riservare al lavoro part-time? Quante ore si possono fare restando nei limiti di legge e mantenendo una routine sana? Il lavoro è fisicamente stancante? Servirà tempo per recuperare le energie?

Meglio non considerare le ore notturne come una “possibilità” per lavorare di più. Dormire è fondamentale, perché aiuta a mantenere la motivazione e un ritmo costante.

Come trovare il giusto equilibrio tra studio e lavoro

Per mantenere un buon equilibrio tra studio e lavoro è fondamentale organizzarsi. Gli impegni universitari devono sempre avere la priorità sul lavoro.

Scegli un posto di lavoro vicino all'università o a casa

Lavorare vicino al campus, o a casa, permette di risparmiare tempo prezioso. Gli spostamenti troppo lunghi aumentano lo stress e la fatica mentale. Alcuni studenti potrebbero credere di riuscire a studiare durante il tragitto, ma autobus affollati o treni rumorosi non sono il luogo ideale per concentrarsi. L'ideale sarebbe trovare un lavoro all'interno del campus e, se possibile, legato al proprio percorso di studi, anche se queste opportunità non sono sempre facili da trovare.

Cerca datori di lavoro che accomodano le necessità degli studenti

Molte aziende sono abituate ad assumere studenti, sia locali che stranieri, offrendo contratti flessibili che si adattano agli orari delle lezioni, con la possibilità di modificare i turni in base agli impegni universitari.

Organizzati in base alle tue priorità

Il ritmo di uno studente deve seguire il calendario accademico. Il lavoro deve adattarsi agli studi e non il contrario. Ci sono periodi in cui le lezioni e gli esami richiedono la massima concentrazione. È importante pianificare in anticipo, per evitare di trovarsi in ristrettezze economiche. Organizzarsi per tempo e chiedere aiuto, sia a livello accademico sia finanziario, può fare la differenza.

Non trascurare le altre sfaccettature della vita studentesca

Studiare e lavorare non sono gli unici aspetti della vita di uno studente all'estero. Anche immergersi nella cultura del Paese, imparare la lingua, scoprire nuove passioni e concedersi momenti di svago fa parte dell'esperienza.

La pressione economica spinge spesso gli studenti a rinunciare ai momenti di svago per concentrarsi solo sul lavoro e sullo studio. È difficile rilassarsi quando si hanno pochi soldi, ma gli esperti sottolineano quanto sia importante il riposo. Esistono modi economici per ricaricarsi, come fare regolarmente delle passeggiate in un parco vicino. Queste pause aiutano a mantenere la salute fisica e mentale, migliorando la concentrazione e la produttività. Il riposo e il tempo libero non sono tempo sprecato: al contrario, permettono di gestire meglio le ore a disposizione.

Si può avere eccellere negli studi anche lavorando?

Assolutamente sì. Gli studenti stranieri possono ottenere ottimi risultati accademici anche lavorando. Un lavoro non rappresenta un ostacolo all'istruzione all'estero, purché non invada il tempo dedicato allo studio. Le ricerche dimostrano che lavorare meno di 20 ore settimanali, idealmente tra le 10 e le 16 ore, non incide negativamente sul rendimento scolastico. Per chi deve sostenersi economicamente, invece, lavorare poche ore e percepire uno stipendio basso è complicato. I lavori per gli studenti, purtroppo, non offrono quasi mai retribuzioni elevate.

Nonostante queste difficoltà, trovare un equilibrio tra lavoro e studio è possibile. Anzi, molti datori di lavoro apprezzano chi dimostra iniziativa e competenze. Lavorare all'estero può essere il primo passo per entrare nel mondo del lavoro, soprattutto se l'impiego è in linea con il percorso di studi. Qualsiasi esperienza maturata durante il periodo universitario ha un valore aggiunto sul curriculum. La cosa fondamentale è organizzarsi bene e mantenere il giusto equilibrio.

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A proposito di

Asaël Häzaq, web editor specializzato in notizie politiche e socioeconomiche, osserva e decifra le tendenze dell'economia internazionale. Grazie alla sua esperienza come espatriata in Giappone, offre consigli e analisi sulla vita da espatriato: scelta del visto, studi, ricerca di lavoro, vita lavorativa, apprendimento della lingua, scoperta del Paese. Titolare di un Master II in Giurisprudenza - Scienze Politiche, ha sperimentato anche la vita da nomade digitale.

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