COVID-19 ed espatrio in Romania
Buongiorno a tutti,
L'emergenza sanitaria legata al diffondersi del COVID-19 ha coinvolto anche la Romania portando alla chiusura totale o parziale degli aeroporti e limitando gli spostamenti delle persone.
Vorremmo avere vostre notizie durante questo periodo insolito per sapere quali sono le conseguenze di questa pandemia sul vostro espatrio o sul vostro progetto di espatrio in Romania.
L'attuale crisi mette in discussione i vostri piani di trasferirvi all'estero?
Se siete già residenti in Romania, prevedete di tornare nel paese di origine?
Come state vivendo questo momento così incerto, specialmente se siete lontani dai vostri cari?
Qualcuno di voi ha già lasciato la Romania per fare rientro a casa?
Questa crisi vi ha avvicinato a qualcuno in particolare?
Che piani avete per il futuro?
Grazie mille per il contributo e restate al sicuro!
Francesca
Team º£½ÇÂÒÂ×
Buongiorno,
           personalmente ho deciso di non muovermi dalla Romania nè dalla città dove risiedo (Arad) in quanto anche se tornassi  in Italia non risolverei assolutamente nulla. Infatti il cor business delle mie attività è in Romania e i contatti c on  l'Italia sono, momentaneamente, sospesi in quanto anche loro hanno le aziende chiuse. Solo metterei la mia persona a rischio di contagio, oltre che rischiare, nel caso prendessi il virus, altre persone. Â
Ovviamente la valutazione  cambia  se avessi un  parente di  1° grado in seria difficoltà in Italia.
Inoltre quando torno, dovrei sottopormi alla quarantena, quindi, oltre a non  risolvere nulla, perderi giorni cruciali per riprendere quando (e spero molto presto), saranno attivati gli agenti economici.
In riferimento alla vita personale, credo che la Romania  stia seguendo le direttive degli altri Paesi Europei, limitando fortemente la libertà di movimento personale.
Per gli aiuti alle imprese, anche la Romania sta adottando le misure dei paesi più poveri dell' Europa (compresa l'Italia), nel senso che, a differenza dei paesi nord-europei, non conferisce liquidità  a fondo perduto, al massimo, ad oggi, ha spostato il saldo per le imposte, e lo Stato co-garantisce eventuali aperture di credito con le banche.
Il problema maggiore sarà c ome i cittadini reagiranno alla ripresa normale delle attività , quindi se hanno ripreso fiducia nella vita, nel sistema economico, se riescono a programmare la vita nel breve, medio e  lungo  termine investendo nei propri progetti professonali, nella cura della persona, nel divertimento, etcc....in tal caso fanno lavorare le aziende e tutti si ricomincia, in caso contrario sarà  il default che solo un nuovo "piano Marshall" può risolvere.
Personalmente  sto  sistemando  alcune  situazioni lasciate in sospeso  per mancanza di  tempo e programmando l'operatività alla riapertura, oltre che seguire dei corsi di aggiornamento professionale on-line.
Come ultima considerazione, il virus provocato da fonti esterne sia dalla Romania che dall'Italia, non contribuisce minimamente nella mia eventuale decisione di rimpatrio, anzi, tutto sommato, la Romania, anche con i suoi problemi, ha un debito pubblico minore dell' Italia, un PIL fra i primi in Europa, possibilità   di sviluppo, e soprattutto una moneta propria che, in caso di gravi problemi, la rende autonoma dai giochi di potere della BCE nella gestione del denaro all'interno di uno Stato, oltre ad una burocrazia più snella rispetto l' Italia, pertanto si hanno   più possibilità , come  imprenditori,   di sopravvivere a questa emergenza.
La paura reale, comunque, resta il ritorno della pandemia,  allora veramente credo che rialzarsi sia quasi impossibile.
Un saluto a tutti.....
                                                           Vito Paparella
buongiorno
per mia fortuna all'arrivo della pandemia mi trovavo in italia calabria per nostra fortuna il covid-19 si è tenuto alla larga dalle nostre zone dove rigorosamente si e rispettato la legge che ci obbligava di restare in casa,dai miei famigliari e lo sono tuttora,in attesa che tutto vada bene e che dio cela mandi buona,un cordiale saluto a tutti