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Panoramica sull'economia tunisina

The Tunisian economy
shutterstock.com
Scritto daFrancescail 02 Novembre 2022

Prima di trasferirsi in Tunisia, sia che si intenda lavorare, stabilirsi a lungo termine o avviare un'attività, è meglio avere ben chiara la situazione economica del paese.

Panoramica dell'economia tunisina

Negli ultimi dieci anni l'economia tunisina ha registrato una crescita costante. Tuttavia, il paese ha anche attraversato una serie di difficoltà economiche causate dalla guerra civile in Libia, dalla rivoluzione sociale e politica locale, dalla zona euro e, più recentemente, dalla pandemia di COVID-19 e dalla guerra russo-ucraina. Nel 2020 il PIL del Paese è sceso dell'8,8% e, a seguito della pandemia del 2019, il tasso di disoccupazione nel Paese è salito al 17,8%.

Sebbene l'economia del paese abbia risentito dell'impatto degli eventi mondiali, è attualmente in fase di ripresa.

Quali sono i principali settori economici in Tunisia?

Il terziario, cioè i servizi, è senza dubbio il settore leader in Tunisia, e rappresenta non meno del 60% del prodotto interno lordo (PIL) totale. Anche le nuove tecnologie e le tecnologie dell'informazione e della comunicazione sono settori molto promettenti; quasi la metà della popolazione attiva locale lavora in questi due settori.

L'economia tunisina si basa molto anche sull'agricoltura, che è ancora in fase di sviluppo, soprattutto perché molte famiglie di espatriati che vivono nel paese preferiscono standard biologici. In realtà, la Tunisia è considerata uno dei paesi africani più efficienti al riguardo. L'agricoltura rappresenta quindi l'8% del PIL nazionale e il 16% della forza lavoro locale.

L'industria, invece, rappresenta il 30% del PIL nazionale con un terzo della forza lavoro totale. Anche il turismo è uno dei settori principali in Tunisia. Tuttavia, è stato molto provato dai recenti avvenimenti. I prossimi mesi saranno quindi cruciali.

Il commercio ha notevolmente contribuito alla liberalizzazione e all'apertura dell'economia tunisina tra il 2011 e il 2013. Se avete intenzione di investire nel paese, tenete presente che la Tunisia ha firmato:

  • un accordo di associazione con l'Unione europea che prevede l'eliminazione delle barriere commerciali e tariffarie per la maggior parte delle merci
  • un accordo quadro per il commercio e gli investimenti con gli Stati Uniti, destinato a diventare successivamente un accordo di libero scambio.

Partner, import ed export in Tunisia

I principali partner di esportazione della Tunisia sono l'Unione Europea, la Libia, la Russia e la Cina, soprattutto per quanto riguarda tessile e abbigliamento, pelle, prodotti elettrici, meccanici, energetici e agroalimentari.

Quanto alle importazioni, il suo principale fornitore è la Francia per quanto riguarda le materie prime e semilavorate, i beni strumentali, il consumo (esclusi i prodotti alimentari), i servizi finanziari e le assicurazioni.

Questa è solo una panoramica dell'economia tunisina. Per ulteriori informazioni, potete fare riferimento al link che segue.

Indirizzo utile:

-  economia in Tunisia

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A proposito di

Vivo a Mauritius e sono un punto di riferimento per gli italiani all’estero e per chi sogna di trasferirsi. In passato ho vissuto e lavorato in Scozia, Egitto, Spagna (Isole Baleari), Messico e Seychelles. Ogni giorno entro in contatto diretto con la community di º£½ÇÂÒÂ× offrendo ascolto, informazioni pratiche e consigli utili sulla vita all’estero, mettendo in rete esperienze e risorse. Dal 2012 gestisco la community italiana di º£½ÇÂÒÂ×, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Scrivo articoli per il magazine di º£½ÇÂÒÂ×, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco anche la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all'estero dalla vita voce di chi ha fatto l'esperienza e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), ComunicazioneInform.it e ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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